STUDIO PANNI DESIGN
La mostra dedicata all'opera di uno tra i più importanti fotografi italiani, Mario Giacomelli, è stata allestita a Senigallia in un affascinante complesso del Quattrocento. Lo spazio espositivo utilizzato, un chiostro la cui ritmica era determinata da una sequenza di archi e pilastri, ha suggerito la scelta di un allestimento composto da telai autoportanti posti in asse con gli archi del portico, una scelta dettata dalla duplice necessità di filtrare la luce e di proteggere le fotografie.
Generalmente, in tali spazi le opere vengono allineate sulle pareti perimetrali, dando luogo ad una successione monotona e interminabile. Per evitare ciò i telai hanno consentito di collocare le fotografie in maniera ortogonale al percorso con una lettura “obbligata” di due opere alla volta.
In memoria dell'artista è stato scelto un suo autoritratto che è stato collocato in diagonale rispetto agli assi del chiostro e sospeso medianti fili di acciaio in modo da farlo risaltare rispetto allo spazio circostante.
Traendo ispirazione dall'uso degli specchi, che ne faceva Giacomelli in alcune delle sue opere, è stato posto su una lastra specchiata il testo di una poesia di David Maria Turoldo, autore amato e conosciuto dall'artista. L'inclinazione della lastra consentiva al fruitore, una volta avvicinatosi, di leggere il testo e al contempo di vederne l'immagine riflessa, stagliata nel cielo.